Migliorare l’assistenza domiciliare delle persone con SLA, snellire le procedure di riconoscimento dell’invalidità, aumentare l’assegno di cura ai portatori di ventilatore meccanico e peg: queste alcune richieste di AISLA Firenze
Il diritto alla salute ritrova centralità nel dibattito e negli orientamenti delle politiche pubbliche. Per questo la Giornata Mondiale della Salute che ricorre oggi è un momento prezioso che ci permette di prendere coscienza di quanta strada dobbiamo ancora fare per addivenire ad una piena realizzazione di quel diritto così modernamente definito dall’OMS nel 1947. L’OMS non lo circoscrive, infatti, alla mera “assenza di malattie o infermità” ma lo espande fino al concetto onnicomprensivo di benessere, che tiene conto, infatti, dei fattori sociali e psicologici, non più secondari per l’individuo e le collettività. Questa definizione intuitiva e rivoluzionaria è recepita pienamente dalla nostra Costituzione ed è ispiratrice di tutti coloro che curano e assistono chi ha bisogno.
La piena realizzazione del diritto alla salute è un obiettivo quotidiano di AISLA Firenze che si sostanzia nel garantire i servizi essenziali per le persone con SLA, servizi che servono a migliorare il decorso della malattia e le sue pesanti ricadute fisiche ma non solo. Nel tempo, infatti, l’attenzione di AISLA Firenze è cresciuta verso tutti quegli aspetti, solo all’apparenza minori, che si attivano con la malattia e non solo nel malato. La malattia non ha conseguenze solo fisiche: la SLA inficia i rapporti interpersonali e la socialità. Per questo sono stati attivati i Gruppi di Aiuto e Sostegno Psicologico (oggi online) aperti ai malati, ai familiari, a chi ha avuto contatto con una persona deceduta per SLA, per questo si organizzano le visite nei luoghi d’arte e altri eventi conviviali, questi ultimi purtroppo sospesi a causa del Covid. La malattia, per grave che sia, non può deprivarci dei nostri diritti.
L’occasione della Giornata Mondiale della Salute offre, inoltre, un momento di riflessione sulle ricadute della pandemia sull’assistenza e sulla tutela delle persone con fragilità (AISLA Firenze ha fatto sempre il massimo per garantire la continuità nell’assistenza). Esse sono state molteplici e molto gravi. Alle precedenti emergenze si è sommata quella nuova e imprevedibile del Covid che ha richiesto un impegno continuativo in tutela delle persone e dei familiari caregiver. A cominciare dalla vaccinazione, unico strumento di tutela per i più fragili da un lato e per coloro che se ne prendono cura dall’altro.
Sono ancora molti gli aspetti, secondo AISLA Firenze, su cui dobbiamo migliorare per garantire la piena realizzazione di quel diritto alla salute. Come emerso nell’oltre anno di emergenza, complici anche alcune oggettive difficoltà, emerge la necessità di migliorare l’assistenza domiciliare delle persone con SLA, snellire le procedure di riconoscimento dell’invalidità, aumentare l’assegno di cura ai portatori di ventilatore meccanico e peg, sostenere di più il caregiver familiare anche attraverso una precisa legge regionale.
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1 commento su “Giornata Mondiale della Salute, AISLA Firenze: “C’è ancora molto da fare per la tutela del malato grave””
Buongiorno, io ho appena perso mio marito di Sla la sua malattia e durata neanche tre anni sembra che ce l’aveva in corpo un anno prima. Noi siamo stati e lui e la malattia soli senza nessun aiuto ho scoperto da sola tramite Internet la misura B1 e con quella sono riuscita a pagare una donna un paio d’ore al giorno il resto ho curato io lui . Grazie all’associazione Asla di Milano che ci aiutato economicamente per pagare delle bollette poiché non riuscivo a lavorare perché dovevo curare lui.Oggi mi manca tantissimo ma so che lui ha finito di soffrire.