Dopo tanti rinvii e risposte insoddisfacenti ora AISLA Firenze si aspetta lo stesso trattamento per tutti i malati di SLA del territorio
Firenze, 25 novembre 2021 – “La qualità della vita di una persona con SLA è una lotta quotidiana, non solo sul fronte della malattia, e lo dimostra, una volta per tutte, il caso del nostro assistito Daniele Berna. Le sue sono le difficoltà delle persone malate ma anche dei familiari loro caregiver che, insieme alle associazioni riconosciute e accreditate come la nostra, devono attutire il decorso della malattia. AISLA Firenze, che assiste cento persone tra malati e caregiver, opera non solo sul fronte dei servizi (fisioterapia, logopedia, idrokinesiterapia, sostegno psicologico), che sono essenziali perché assicurano un decorso dignitoso, ma anche come interlocutore per le Istituzioni sanitarie e politiche nell’ottica di un potenziamento dell’offerta sanitaria complessiva. Come nel caso del nostro assistito, abbiamo spesso dovuto sostituire il Servizio Sanitario e integrare l’offerta con sedute, a nostre spese, per fortuna finanziate dagli eventi di raccolta che siamo riusciti a svolgere (oltre l’85% delle risorse raccolte va in servizi alle persone, per esempio oltre 20.000 annui in fisioterapia). Apprendiamo dalla stampa che, dopo i ripetuti appelli del Dott. Berna, è stato concesso un trattamento di due sedute a settimana all’assistito. Una notizia positiva ma occorre che tutte le persone con SLA su tutto il territorio possano usufruire di questo servizio. Nei precedenti incontri ci fu spesso ribadito che mancavano mezzi e risorse e anche la nostra proposta di stipulare una convezione cadde nel vuoto. Il 3 dicembre è in programma un nuovo incontro con la Dott.ssa Lombardi e il Direttore Sanitario dell’Azienda USL Toscana Centro auspichiamo che sia risolutivo. Per tutti”. Così Barbara Gonella, Presidente di AISLA Firenze.